Ai fedeli di San Marco-Punta Licosa Lago-Alano e Ogliastro Marina.

La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. (Cf Ef 6,23).

Con le parole di S. Paolo giunga al cuore di ciascuno di Voi il mio primo affettuoso e sincero saluto come Vostro nuovo parroco. Un saluto carico di attese, speranze e trepidazioni per l’incarico che il Signore, per mezzo del nostro Vescovo, ha voluto affidarmi. Per questo motivo desidero innanzitutto ringraziare Gesù Cristo, sommo ed eterno Sacerdote, che, nonostante la mia giovane età e i miei limiti umani, ha voluto chiamarmi qui, tra di Voi, a confermare la fede, rafforzare la speranza, irrobustire la carità. Un grazie particolare al Vescovo per la fiducia e l’affetto che da sempre ha avuto verso di me. Un grazie di cuore alla precedente comunità parrocchia.

Salento per i due bellissimi e intensissimi anni condivisi insieme. Grazie a don Vincenzo per il suo lungo e proficuo servizio pastorale in mezzo a voi. Grazie a quanti, in questi anni, hanno collaborato con la preghiera e con le opere alla vita parrocchiale. Sono contento e onorato di intraprendere questo nuovo cammino pastorale nella terra che un tempo fu segnata dalla presenza dei monaci benedettini. Un legame che porto nel cuore fin da piccolo e che accomuna il mio paese, Perdifumo, a questi luoghi. Con queste semplici parole la mia preghiera e, come dicevo poc’anzi, il mio saluto arrivi a tutti Voi, famiglie, bambini, giovani, anziani, ammalati, uomini e donne vicini e lontani dalla fede e dalla parrocchia, tutti amati da Dio e dalla Chiesa. Un saluto deferente alle Autorità civili e militari del nostro Comune e al caro don Roberto, parroco di Castellabate e S. Maria, con il quale ci sarà piena e duratura collaborazione.

Un saluto e un ringraziamento va anche a Don Peppino e Don Luigi che mi hanno accompagnato con la preghiera e con l’esempio nel corso del mio cammino sacerdotale. Cosi come voglio ricordare il caro e compianto Don Marco Giannella e Don Felice Fierro, per il quale tante volte ho celebrato la Messa dinanzi alla sua tomba nel Cimitero di Ceraso e Massascusa quando ero parroco lì. Insieme, cari fedeli, vogliamo percorrere le strade di Dio per crescere nella fraternità e nella comunione, offrendo una testimonianza bella, coerente e credibile della nostra fede, seguendo sempre le nonne e le disposizioni della Chiesa, nostra Madre e Maestra, per essere cristiani per convinzione e non solo per tradizione. Conosciamo tutti le difficoltà che vive il mondo di oggi, sotto tutti i punti di vista.

Noi cristiani, avendo Gesù come punto di riferimento, siamo chiamati a portare speranza li dove l’uomo l’ha smarrita. Penso alle tante situazioni di sofferenza corporale e spirituale di molta gente, soprattutto alla mancanza di lavoro che toglie dignità. Ma, grazie a Dio, sono anche tante le esperienze positive di vita umana e cristiana. Pertanto la Parrocchia, come ci ricorda insistentemente Papa Francesco, è chiamata ad essere casa di speranza, luogo di comunione e segno della presenza di Dio tra le case degli uomini. Il Signore ci conceda di saper mettere i nostri talenti al servizio suo e del prossimo per poter essere aperti alle necessità di tutti coloro che busseranno alla nostra porta e faccia sentire sempre nel nostro cuore l’ansia missionaria e l’urgenza di essere chiesa “in uscita, capace di saper ascoltare e annunziare, soprattutto a chi lo ha dimenticato o mai conosciuto, l’amore e la misericordia di Dio.

Vi chiedo di pregare per me, perchè sia sempre all’altezza del compito che il Signore mi ha voluto affidare e chiedo anche un atteggiamento di pazienza e comprensione. E di questo vi ringrazio fin da ora. Invoco la benedizione del Signore, per intercessione della B.V. Maria, che veneriamo col titolo di Regina della Speranza, Madre Immacolata di Grazia e Vergine del Soccorso, di San Contabile, di San Marco Evangelista, di Sant’Antonio e Santa Rosa, su ciascun() di voi, in particolar modo sui giovani e sugli ammalati.

Vostro Don Pasquale

saluto